Lo abbiamo annunciato questa mattina con una notizia Flash sulla nostra App (che vi invitiamo a scaricare CLICCANDO QUI 😜), senza però approfondire su quanto accaduto in quel di Cipro.
La vittoria di Umberto Ruggeri al Main Event delle Western Series rappresenta l’ennesima impresa di un’italiano in campo internazionale, anche se questa ha un sapore speciale perché “Spadino” ci ha fatto sognare per ben due volte al Main EPT di Praga e la sensazione che l’appuntamento con la storia fosse stato solamente rimandato era forte. Previsione corretta.
Poco più di un mese dopo infatti siamo qui a scrivere del suo successo, il primo di una carriera live già sfavillante visto che in termini monetari rientrava ampiamente nella Top 100 italiana, che gli consente di superare il milione di dollari in vincite lorde. Il 40° azzurro a riuscirci da quando Hendonmob traccia i risultati dei tornei dal vivo.
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La promessa
In una delle prime storie pubblicate sul suo profilo Instagram compariva un misterioso “promessa mantenuta” con il trofeo appena conquistato a far da sfondo. Curiosi di scoprire a cosa di riferisse e desiderosi di raccontarvi le sue emozioni a caldo, abbiamo avuto il piacere di scambiarci quattro chiacchiere nel pomeriggio:
“La promessa era quella fatta dopo Praga, dove ero uscito in undicesima posizione con un amaro J-J vs Q-J. Avevo detto a me stesso che non avrei mollato e che avrei preso il trofeo. Questo risultato è stato come mantenere quella promessa.”
A conferma di quanto detto, ecco uno screenshot datato 16 dicembre 2024…
It’s (never) an easy game
Anche se non si è trattato del Main EPT, il Main Event delle Western Series è comunque un signor torneo e arrivare fino in fondo non è stata una passeggiata:
“Saltavo un pasto al giorno e dormivo due ore a notte. Il field era leggermente diverso da quello a cui sono abituato, con meno top player internazionali, soprattutto extraeuropei. Questo ha reso il torneo, se vogliamo, più semplice, anche se semplice non è stato affatto. È vero, non ho trovato i soliti giocatori ultra esperti ma i colpi vanno comunque vinti e sono felicissimo che il trofeo sia finito tra le mie mani.”
Una vittoria che consente a “Spadino” di togliersi qualche sassolino dalla scarpa:
“La gente è fin troppo result oriented. Se fai un gran risultato ti danno del miracolato, se ne fai due sei super miracolato. Al terzo però, qualcuno comincia a star zitto… Questa vittoria è stata una conferma ulteriore, che mi permette di rilassarmi e, a mente fredda, prepararmi per i prossimi eventi.”
Dream on
Un successo che, al netto del boost al bankroll, segna una conferma importante per Umberto, non solo dal punto di vista pokeristico ma anche personale:
“La mia vita è cambiata tanto di recente, non solo nel poker. Sto iniziando a godermi i risultati solo adesso, perché è successo tutto troppo velocemente. Ero sempre concentrato su altri tornei e situazioni, senza mai fermarmi. Questa vittoria è importante per mettere un punto e confermare ciò che ho dimostrato di valere.“
Alla domanda se preferisca vincere un Main Event EPT o raggiungere il Final Table al Main Event delle WSOP (avendo la possibilità di giocarlo senza garanzia di vittoria), Umberto risponde senza alcun dubbio di sorta:
“Final Table al Main Event delle WSOP, anche senza vincere. È un sogno che per prestigio e visibilità non ha paragoni.”
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Il deal misterioso
Sebbene a livello ufficiale non fosse consentito stringere alcun accordo, questo non ha impedito ai finalisti di optare per un deal in privato come spesso accade nei tornei dal vivo. Mantenendo il riserbo sulle cifre, Umberto ci ha confermato che in fase 5 left è stato raggiunto un accordo lasciando una quota extra al vincitore.
Accordo che poi è stato rinnovato in fase 3 left, dove i superstiti hanno deciso di dividersi la parte restante del montepremi giocando solamente per la quota destinata al vincitore. Più, ovviamente, il trofeo.
Avanti il prossimo
A margine della chiacchierata, gli abbiamo chiesto quali fossero le prossime tappe in programma:
“Sono dispiaciuto per l’annullamento di Parigi, ma aspetto con entusiasmo Montecarlo. Ho anche promesso a Maurizio (Giuseppucci, Ceo di Skill Poker Master, ndr.) che andrò a giocare l’SPM a Nova Gorica. Ora però è il momento di fermarsi per qualche giorno, riposarsi e preparare al meglio il futuro.”
