Dopo la ‘sbornia’ regalataci da Simone Andrian, fresco Main Event WSOP Europe Champion, torna come ogni venerdì la nostra rubrica dedicata al cash game high stakes con uno spot giocato nientepopodimeno che da sua maestà Phil Ivey. La location è sempe la medesima: Budva, Montenegro, Triton Invitational, blinds 1.000/2.000$, ante 2.000$.
Nello spot in questione Ivey pone uno straddle da 4.000$ e difende con 10♣6♣ sull’apertura a 12.000$ di Tan Xuan da bottone.
Ivey opta per un check call su flop 6♥10♥J♦ sulla c-bet 15.000$ del player asiatico. Il raise è sicuramente un’opzione, ma giocando con uno stack da oltre 300.000$ potrebbe essere piuttosto avventato raise/brokare e giocarsi tutti i soldi qui considerando che oppo potrebbe avere, oltre alle varie overpair da cui prenderebbe value, anche tantissime combo draw contro cui sarebbe sostanzialmente in flip. Phil preferisce dunque potcontrollare, underreppando al contempo la forza della sua mano.
Il turn è un 4♣. Ivey bussa nuovamente e si ritrova ad affrontare la second barrell a 53.000$ di Xuan. Anche in questo caso sono valide entrambe le opzioni e probabilmente il raise to broke è molto più convincente in questa street: se Xuan avesse un punto migliore si tratterebbe, a nostro avviso, semplicemente di un cooler. Rilanciando, Ivey farebbe chiaramente passare tutti i bluff, quindi decide di correre il rischio di check/callare in questa street per poi ovviamente check/callare any river blank. Ma di scary ce ne sono diverse…
E l’A♥ al river è probabilmente una delle più brutte del mazzo: si chiudono sia progetti di scala che di colore e dopo il terzo check Ivey affronta ora la puntata a 200.000$ del suo avversario. Cosa fareste nei suoi panni? L’unidici volte braccialettato WSOP ci pensa tantissimo poiché se è vero che da un lato quella carta è proprio bruttina, dall’altro potrebbe essere una delle migliori da bluffare per Xuan qualora avesse combo come 7-8, 8-9, Q-9 più qualche bluff no equity di puro braccio.
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