Dopo la bella chiacchierata con Nicola Palermo, vi regaliamo un back-to-back di school-interviews, anche per recuperare il vuoto lasciato nella settimana in cui eravamo impegnati all’EPT di Barcellona.
Il nostro ospite odierno è uno dei coach della scuola: classe 1987 da Sestri Levante, conosciuto dalla poker community con il nickname “Bastogne”, abbiamo quest’oggi Pietro Bulfon:
“Voglio subito partire con una premessa: non ho mai amato i riflettori, non sono uno da interviste. Ho trovato la mia dimensione nel mondo poker e sono riuscito a farne un lavoro, ma davvero credo di essere solo una piccola formica. Ci sono giocatori fenomenali, ci sono i solver che sono anni luce avanti a noi; ogni giorno si può migliorare e ogni giorno c’è qualcosa da imparare. Io cerco semplicemente di fare il mio con grande umiltà”.
Dopo averlo messo in un gentile imbarazzo con questo incipit – che ci teniamo a sottolineare come sia stato espresso in maniera davvero ultra genuina – Pietro ci racconta qualcosa in più sul suo percorso nel cosmo poker:
“Ho conosciuto il Texas Hold’em ai tempi del liceo. A 18 anni mi sono affacciato anche nel circolo della mia zona e lì ho conosciuto ‘Bauer86′ [Attilio Innocenti ndr.] che è ancora oggi un grande amico. Lui mi ha un po’ instradato a quello che poteva essere il poker professionistico; in un periodo in cui studiavo architettura e lavoravo in qualche locale a Genova, il pallino di provarci si faceva sempre più piede. Ho aperto i miei primi conto gioco online e ho iniziato a studiacchiare…”
In quei primi anni Pietro mixa MTT e cash game, continua il percorso da autodidatta e il poker inizia a essere un buon lavoro part-time:
“Dopo qualche anno, siamo intorno al 2018, Federico Palo mi consiglia di provare a battere la strada degli Spin. Lui aveva fatto esperienza sia in Magia sia in SmartSpin ed è proprio in quest’ultima scuola che riesco a formarmi in questa disciplina: ho fatto due anni e mezzo con loro riuscendo a fare la scalata completa. Dopo 6 mesi ero ai 50€ e dopo il primo anno ero ai 50 e 100.”
Dopo questa collaborazione Pietro decide però che è il momento per rimettersi in proprio. Gli anni del Covid lo aiutano a rimpolpare il bankroll, ma proprio quando sembra andare per la sua strada, appare Francesco Cricelli:
“Lo conoscevo come avversario e sapevo che aveva iniziato a lavorare con questa nuova scuola. L’idea di fare il coach mi ha subito allettato: avevo già dato lezioni privatamente, ma il progetto EvBets si sposava, anzi SPOSA, perfettamente con le mie esigenze.”
A oggi “Bastogne” coacha i ragazzi che giocano i 10 e 20€, per un impegno intorno alle 8 ore settimanali:
“Il mio programma è sostanzialmente diviso tra teoria, review (dinamica per dinamica) e ottimizzazione dell’utilizzo dei programmi di tracking. Con EvBets vedo ottime prospettive… sia per me che per loro! C’è un bell’ambiente e un rapporto equo. Non vedo l’ora di prendere parte al live di Nova Gorica per conoscere di persona chi ancora non sono riuscito a incontrare.”