La puntata per protezione (o protection) è parte fondamentale di ogni strategia vincente, ma sono ancora molti i giocatori che la utilizzano troppo poco. Ecco qualche linea guida per non bruciare alcuna occasione.
La bet per protection
Insieme a bluff e valore, proeteggere le proprie mani è uno dei motivi principali che dovrebbe spingerti a giocare in modo aggressivo nel Poker.
La puntata per protezione può a volte sembrare contro-intuitiva, in quanto la sua priorità è ottenere il fold dell’avversario a prescindere dal fatto che questi abbia o meno una mano migliore.
Come il nome suggerisce, l’obbiettivo è chiaro: proteggere la propria Equity e vincere subito un piatto uncontested.
Equity e bluffing Equity
L’Equity non è un concetto univoco, ma a sua volta si suddivide in vari elementi.
Oltre all’Equity vera e propria esiste ad esempio la bluffing equity: questa non misura le possibilità che un giocatore ha di vincere il piatto allo showdown, ma piuttosto quelle che ha di vincerlo facendo foldare i propri avversari – in altre parole bluffando.
La bet per protection è in grado di proteggere anche da questo tipo di Equity. Un giocatore che ha foldato, è un giocatore che non avrà possibilità di bluffare nel proseguio della mano.
Raccogliere la Dead Money
La puntata per protection non ha il solo obbiettivo di proteggere la propria equity, ma anche quello di raccogliere la Dead Money.
Questo termine, “Dead Money” per l’appunto, indica tutte le chips che i giocatori hanno investito nel pot con l’intenzione tuttavia di foldare ad ulteriore aggressione.
Uno degli esempi più palesi è il floating: chi lo effettua è di solito consapevole di stare foldando in caso di ulteriore aggressione, pertanto sta più o meno consciamente creando Dead Money.
Se hai a che fare con un giocatore fit-or-fold puoi aspettarti molta Dead Money in gioco: questi farà spesso pessimi “investimenti” nel Preflop, a causa dei suoi eccessivi check e fold nel Postflop. Si tratta di una tendenza molto profittevole da attaccare, specie se hai una mano vulnerabile e non vuoi lasciare carte gratis.
Quando dovresti evitare la puntata per protezione
Esistono poi situazioni in cui, pur avendo una mano vulnerabile, una puntata non è l’idea migliore.
Questo capita di frequente contro gli avversari più aggressivi, verso i quali non solo le puntate per protezione potrebbero avere poco successo, ma potrebbero persino rivelarsi contro-producenti.
Ciò è dovuto alla concreta possibilità di subire contro-rilanci, che potrebbero obbligarti a foldare quella che potrebbe essere la mano migliore.
In queste situazioni, un check (o check back) si rivela spesso la scelta migliore, consentendoti di limitare la dimensione del piatto e allo stesso tempo inducendo gli avversari più aggressivi al bluff.
In generale, le puntate per protezione si rivelano comunque molto profittevoli, specie ai limiti più bassi dove è più raro incontrare avversari combattivi e vincere molti piccoli piatti risulta più semplice. Presta invece maggiore attenzione contro i giocatori più competenti.